Tavola delle faccende domestiche a seconda dell’età dei bambini
Di - Redazione - 24 Ottobre 2018 in Casa
Man mano che i bambini crescono diventano sempre più indipendenti, ed è compito dei genitori guidarli attraverso questo importantissimo percorso. Dei genitori assenti apriranno la strada a futuri adulti senza senso di responsabilità e autonomia.
E’ molto comune vedere madri che fanno tutte le faccende domestiche, mentre i bambini non fanno nulla se non chiedere, sporcare o lasciare tutto in disordine, aumentando la mole di lavoro dei genitori.
Questo comportamento è ancora più diffuso tra i maschietti, che in quanto tali vengono esclusi dalle faccende domestiche considerate ancora, purtroppo, da “donna” e inculcando in loro le differenze di ruolo a casa a seconda del sesso.
Le faccende domestiche non sono responsabilità esclusiva dell’uno o dell’altro genere, e insegnare questo semplice concetto ai bambini accrescerà in loro il senso del compromesso, della responsabilità, dell’organizzazione e dell’autonomia durante tutta la sua vita.
Dai 2 ai 3 anni di età si può cominciare ad insegnare ai bambini a fare le prime faccende domestiche: rimettere a posto i giocattoli, mangiare da soli, conservare i propri vestiti, lavarsi i denti.
Dai 4 ai 5 il bambino si può vestire da solo, aiutare a sparecchiare, organizzare e mettere in ordine la sua cameretta.
Dai 6 ai 7 anni possono rifare il letto, apparecchiare, togliere la polvere dai mobili, fare la doccia da soli, lavare i piatti, pettinarsi o scegliere i propri vestiti.
Dagli 8 ai 9 anni i bambini hanno già la capacità per pulire casa, organizzare l’armadio, aiutare i più piccoli di casa, collaborare nel fare la spesa e mettere in ordine il cibo.
Dai 10 agli 11 anni possono fare tutto ciò che è stato elencato prima senza la necessità che qualcuno glielo ricordi. Un futuro adulto responsabile si vede già a partire da questa età.
Buongiorno , avete una raccolta con i vostri rimedi? Grazie saluti
Roberto