Le 7 chiavi buddiste per superare i momenti difficili
Di - Redazione - 19 Gennaio 2019 in Psicologia
Per superare i momenti difficili serve molta buona volontà: la vita è piena di contraddizioni, mancanze, desideri insoddisfatti e situazioni sgradevoli. I buddisti hanno un modo diverso di vedere i problemi: a differenza degli occidentali, loro non li negano e non cercano di disfarsene il prima possibile.
L’atteggiamento dei buddisti è più adattivo, ed è per questo che sono stati capaci di sviluppare delle chiavi per superare i momenti più difficili. I problemi vengono visti come opportunità per sviluppare nuove capacità, a loro volta utili per gestire i problemi futuri.
Non lottare contro la corrente. Un modo intelligente di affrontare i momenti difficili è quello di non opporsi ad essi. Quando ci sono circostanze avverse, si tende sempre a spendere molta energia nel cercare di evitare l’inevitabile. Accettarlo è uno dei più grandi passi per risolvere un problema: questa accettazione ci evita gli sforzi inutili.
Guardarsi dentro. È facile cadere nella tentazione di spiegare situazioni complicate in funzione di fattori esteri. Sebbene sia vero che molte difficoltà sono causate da fattori che sfuggono al nostro controllo, solo noi possiamo scegliere in modo con cui rispondere. In qualsiasi situazione, anche quelle più difficili, c’è sempre qualcosa che possiamo fare.
Ogni errore comporta un apprendimento. Una situazione difficile è sempre un’opportunità per imparare qualcosa su noi stessi o sulla realtà esterna. Il dolore ci rivela nuove sfaccettature della vita, di noi stessi o di chi ci circonda.
Succede ciò che deve succedere. Ciascun avvenimento è il risultato di molteplici fattori. Così come nessun trionfo arriva senza motivo, nessuna difficoltà o perdita devono attribuirsi al fato. Il presente è una sintesi del passato, e ciascun fatto è frutto di ciò che lo precede. È per questo che succede ciò che deve succedere, né meglio, né peggio.
Ora, non dopo. Le situazioni difficili sono inviti al cambiamento. È importante cambiare noi stessi, qui e ora, e non attendere che la tormenta finisca per prendere provvedimenti.
Ridi. Il miglior antidoto contro la disperazione e il pessimismo è la risata. In questo tipo di situazioni, ridere è una benedizione. Probabilmente non accadrà in modo spontaneo, ed è per questo che va cercata
Non vittimizzarti. La vittimizzazione è utile a chi se ne avvale, ma i suoi benefici solo falsi. Per ottenerla si rinuncia al controllo della situazione, e l’unico risultato è quello di prolungare le difficoltà. Nel lungo termine non porta a nessuna soluzione.