Non perde chi ama, ma chi non sa ricevere l’amore
Di - Redazione - 19 Marzo 2019 in Psicologia
Ci sono persone che si pentono di avere amato, per via di una relazione che non è andata a buon fine o di qualche delusione. Molti pensano di aver “sprecato” amore. Tuttavia, non è chi ama a perdere, ma chi non sa apprezzare e ricevere l’amore.
Amare vuol dire aprirsi: chi ama non tiene nulla per se stesso, e in questa condivisione si genera una meravigliosa contraddizione perché nel dare si riceve. Di fatto, chi perde è chi si confina dentro di sé, chi costruisce muri intorno a sé per proteggersi, bloccando anche l’allegria.
Quando qualcuno che amiamo ci illude o ci abbandona, siamo obbligati a realizzare delle ricostruzioni a livello psicologico. Non dobbiamo solo affrontare i nuovi sentimenti scatenati dalla rottura della relazione, ma processare anche l’accaduto a livello cognitivo.
Il dolore per la perdita, la frustrazione e l’ira prendono il sopravvento sui nostri pensieri, spesso generando anche dolore fisico. Si finisce col pentirsi di aver amato, credendo di aver potuto evitare questa sofferenza.
E’ un ragionamento valido e razionale: se non si ama, non si soffre. Ma vale davvero la pena vivere in uno stato di anestesia emotiva?
Amare non è mai tempo perso, è un’esperienza che ci arricchisce per tutta la vita. Bisogna solo stare attenti a come si supera il dolore, per attenuarlo e processare nuovamente i pensieri.