Le meravigliose proprietà della portulaca, come raccoglierla e dove trovarla
Di - Redazione - 25 Maggio 2020 in Prodotti naturali
La portulaca è una pianta che cresce in quasi tutta Italia e offre decine di benefici per la salute. Conosciuta con vari nomi, tra i quali porcellana e porcacchia, il suo nome scientifico è portulaca oleracea.
Questa eccellente pianta terapeutica veniva usata dai nostri antenati per prevenire e trattare numerose condizioni di salute, come nausea e febbre. Di seguito ti elenchiamo le principali proprietà della portulaca.
Cuore
Questa pianta è molto ricca di omega-3, fondamentali per favorire un buon funzionamento del sistema cardiovascolare, abbassando il colesterolo e favorendo la circolazione sanguigna.
Diuretica
Il consumo di portulaca facilita l’emissione di urina e il funzionamento renale generale. Grazie a questa sua proprietà, ci permette di espellere residui ed elementi nocivi dal corpo.
Antinfiammatoria
La composizione della pianta, ricca di mucillagini, ha anche effetti antinfiammatori e può contribuire ad alleviare le infiammazioni generate da infezioni.
Antisettica e antimicotica
La portulaca contribuisce a bloccare la crescita di alcuni batteri, aumentando le difese. Può essere usata anche per combattere contro i funghi e i parassiti.
Diabete
Secondo recenti studi, la portulaca potrebbe ridurre i livelli di glicemia nel sangue, essendo un vegetale molto benefico per chi soffre di diabete.
Anemia
Vitamine, minerali e amminoacidi della portulaca possono contribuire a migliorare i sintomi dell’anemia.
Antiossidante
La portulaca contiene composti come la betalaina, con proprietà antiossidanti capaci di ridurre i danni cellulari e a contrastare gli effetti dei radicali liberi.
Come riconoscere e usare la portulaca
La portulaca è una pianta spontanea e, come tale, va saputa riconoscere. La portulaca si presenta come una pianta strisciante, dalle foglie carnose e lisce e i fusti rossicci.
Questa pianta può essere consumata cruda, da sola oppure in insalata. Si consiglia di scegliere i rametti più giovani, in quanto più teneri e gustosi. Il fusto va evitato: sebbene commestibile, è troppo duro e un sapore meno gradevole.