Ecco perché la birra può salvarci la vita
Di - Redazione - 21 Luglio 2016 in Altre malattie e rimedi
Una nuova scoperta circa le proprietà benefiche della birra conferma che la nota bevanda bionda non è un alimento da evitare, sempre e quando consumata con moderazione. Uno studio condotto dalla University of Tampere (Finlandia), ha dimostrato che il consumo moderato di birra potrebbe essere collegato ad un’azione protettiva rispetto alle placche di beta amiloide nel cervello, ammassi proteici caratteristici del morbo di Alzheimer.
Bisogna comunque fare delle precisazioni: il consumo di alcool in quantità eccessive è dannoso per la salute. I ricercatori finlandesi hanno esaminato i dati sanitari di uomini adulti deceduti tra i 35 e i 70, concentrandosi sul consumo di alcool e verificando la presenza di placche di beta amiloide nel cervello e di apolipoproteina E (responsabile del trasporto dei lipidi).
Il consumo di alcool è stato determinato attraverso interviste a parenti degli uomini deceduti, ed è per questo che i risultati sono ancora in fase di dimostrazione e verifica.
I risultati dell’analisi, ancora molto preliminari, hanno mostrato un legame tra il consumo di birra e la presenza di beta amiloidi nel cervello. L’ipotesi è dunque che la birra, ricca di vitamina B e micronutrienti già noti per le loro proprietà benefiche sul sistema nervoso, possa avere un effetto protettivo sullo sviluppo di queste placche, prevenendo l’Alzheimer.
Ad ogni modo, la stessa correlazione con il consumo di vino o liquori non è stata osservata. L’obiettivo degli studiosi è, infatti, ampliare lo studio, per verificarne dati e risultati, identificando altri comportamenti che potrebbero avere un effetto simile a quello della bevanda bionda.