Ecco come cambia il tuo organismo a seconda di quanto cammini

Di - Redazione - 28 Gennaio 2017 in Altre malattie e rimedi

Non esiste alcuna condizione fisica, estetica o di salute che non ottenga benefici dall’abitudine di camminare. Camminare non fa bene solo ai piedi e alle gambe, ma ha benefici per il corpo intero e la mente. L’aumento della microcircolazione che si ottiene con una passeggiata giornaliera migliora la qualità di vita: di seguito ti spieghiamo perché.

Camminare da 1 a 5 minuti. I primi passi attivano il rilascio di chimici nelle cellule capaci di produrre energia. Il battito cardiaco aumenta da circa 70 a 100 battiti per minuto, aumentando la circolazione sanguigna e riscaldando i muscoli. Le articolazioni cominciano a rilasciare fluidi lubrificanti, che ci aiuteranno a muoverci meglio. Camminando si bruciano circa 5 calorie al minuto: il corpo ha bisogno di più energia e comincia a cercarla nei depositi di grasso.

Camminare da 6 a 10 minuti. Il battito cardiaco aumenta e si bruciano fino a 6 calorie al minuto. Un leggero aumento della pressione sanguigna viene bilanciato dal rilascio di sostanze chimiche che dilatano i vasi sanguigni, portando più ossigeno e sangue ai muscoli.

Da 11 a 20 minuti. La temperatura corporea comincia ad aumentare e si comincia a sudare, in quanto i vasi sanguigni vicini alla pelle si dilatano rilasciando calore. Man mano che si aumenta la velocità, si possono aumentare fino a 7 calorie al minuto. Alcuni ormoni, come l’adrenalina e il glucagone, cominciano a dare energia ai muscoli.

Da 21 a 45 minuti. Sentendoci rinvigoriti, ci si comincia a rilassare rilasciando tensione e stress, grazie alle endorfine nel cervello. Bruciando il grasso si riduce l’insulina, portando benefici maggiori a chi sta lottando contro l’eccesso di peso o il diabete.

Da 45 a 60 minuti. I muscoli cominciano ad avvertire la stanchezza, in quanto vengono ridotti i depositi di carboidrati. Mentre si rallenta, la frequenza cardiaca diminuisce, e si respira più lentamente. Si stanno bruciando meno calorie, ma più di quante si bruciavano all’inizio della passeggiata. La combustione delle calorie rimane alta per circa un’ora.

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Commenti dei lettori

  1. Maurizio dice:

    Che succede oltre le due, tre ore?

    • Piermario dice:

      Da camminatore su lunghi percorsi posso dirti che, se non ci sono alterazioni di pendenza o di velocità, le condizioni rimangono quelle raggiunte al termine della prima ora. Tuttavia, è importante ricordare che ossa, cartilagini, tendini, legamenti e fasce – come tutta la materia solida – sono soggetti a usura e microtraumi da stress meccanico e necessitano poi di un tempo per il recupero e la “riparazione. Una buona notizia è che si innesca anche il meccanismo della “supercompensazione”, per cui essi sono ricostruiti per affrontare sforzi maggiori. L’importante è lasciare al nostro corpo il tempo sufficiente a rigenerarsi, prima di sottoporlo a un nuovo impegno.

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