6 condizioni di salute che causano dolore al petto e come differenziarle
Di - Redazione - 25 Dicembre 2022 in Altre malattie e rimedi, Cuore
I dolori improvvisi di qualsiasi natura sono sempre causa di preoccupazione, soprattutto quando si scatenano sul petto, vicino al cuore. La maggior parte delle persone pensa che si tratti di un attacco cardiaco, quando in realtà esistono tante altre cause meno gravi e più frequenti del dolore al petto.
Infatti, gran parte delle persone che cercano assistenza medica nei servizi di emergenza non sta avendo un attacco di cuore, ma soffre di dolori muscolari, reflusso acido o una crisi di ansia. Per questo motivo è importante imparare a mantenere la calma e saper riconoscere quando il dolore al petto rappresenta un rischio per la salute.
1. Angina pectoris
Avvertire una sensazione di intorpidimento al braccio sinistro può essere sintomo di un problema cardiaco, ma non sempre.
L’angina pectoris è un dolore che si scatena sul torace quando il cuore non riceve un adeguato afflusso di sangue. Ciò può essere causato da una ostruzione parziale delle arterie coronarie, che obbliga il cuore a lavorare con più sforzo.
La sensazione di pressione può essere localizzata al centro o sulla parte sinistra del petto e, in generale, dura solo qualche minuto. Questa condizione è più frequente tra coloro i quali consumano sostanze stimolanti, come tabacco o bevande alcolici, ma anche tra chi soffre di colesterolo alto.
2. Stanchezza cronica
Anche la stanchezza cronica o estrema può provocare brevi e lievi dolori al petto. Questa condizione deriva spesso dalla difficoltà nel trasporto dell’ossigeno attraverso il flusso sanguigno, che indebolisce il corpo.
Di solito ne soffre chi fa attività fisica ad alto impatto, poiché il cuore deve pompare sangue ad un ritmo più veloce.
3. Malattie cardiovascolari
È importante conoscere eventuali precedenti di malattie cardiovascolari in famiglia, poiché si tratta di condizioni ereditarie. I dolori improvvisi al petto, soprattutto quando si pratica un certo tipo di attività, potrebbero essere causati da difficoltà nel sistema cardiovascolare, per via di una condizione di salute come il prolasso della valvola mitrale.
In questo caso è molto importante sottoporsi all’attenzione di un medico, poiché il rischio di infarti o ictus è più alto. Questi dolori possono durare più di un minuto ed estendersi fino alle estremità del corpo.
4. Difficoltà nelle vie respiratorie
Le persone che fumano sono più soggette al rischio di dolori al petto a causa delle difficoltà nelle vie respiratorie, per via delle tossine che si accumulano e di una salute polmonare più precaria.
Il dolore al petto è più frequente anche tra le persone che soffrono di malattie croniche del sistema respiratorio, soprattutto quando uno dei sintomi è la tosse. L’asma, ad esempio, è una condizione che può causare dolore al petto.
5. Ansia, stress, alta tensione emotiva
Alti livelli di stress, ansia o depressione provocano dolori costanti nell’area vicina al cuore. Questo tipo di dolori è più facilmente identificabile, sebbene a volte siano così forti da essere confusi con una patologia più grave.
Possono scatenarsi in modo improvviso ed essere accompagnati da una sensazione di pressione e fitte. In questo caso, si avvertono al centro del petto, all’altezza della bocca dello stomaco.
6. Reflusso gastroesofageo
Il reflusso acido è una condizione molto comune, causato da uno squilibrio tra i fattori aggressivi e difensivi della mucosa esofagea.
Questa condizione causa una sensazione di bruciore o dolore all’altezza dello sterno, che aumenta dopo aver ingerito un pasto abbondante.
Di fatto, è una delle cause più frequenti del dolore al petto non cardiaco. Spesso viene confuso col dolore che si avverte durante un infarto acuto del miocardio.
In conclusione, a causa dei molteplici fattori che lo provocano, la diagnosi del dolore al petto può essere un po’ complessa. Consulta sempre un medico, soprattutto se esistono casi di patologie cardiache nella tua famiglia o se si tratta di un dolore ripetitivo.