Cos’è e come si attiva la ghiandola pineale

Di - Redazione - 29 Luglio 2016 in Altre malattie e rimedi, Psicologia

La ghiandola pineale, chiamata anche epifisi, è una piccola ghiandola endocrina che si trova nel cervello e produce melatonina, un ormone che regola i bioritmi dell’organismo.

Ha delle dimensioni che vanno dai 5 agli 8 millimetri, e la forma di una pigna (dalla quale prende il nome). Oltre alla sua funzione ormonale, si crede che questa ghiandola abbia connessioni sul piano spirituale.

Si trova all’altezza delle sopracciglia, fra la fronte e la nuca, esattamente al centro del cervello, ed è per questo che viene identificata come un “terzo occhio”, direttamente correlato al settimo chakra. È per questo che si crede che questa ghiandola possa essere “attivata”, per aprire la porta a nuove esperienze.

Fra le funzioni correlate alla ghiandola pineale troviamo: regola lo stress, rinforza il sistema immunitario, regola i cicli del sonno, mantiene le funzioni endocrine e accumula serotonina (l’ormone della felicità).

Esistono vari metodi per attivare la ghiandola pineale: agopuntura, meditazione, bagni rilassanti, esercizi con stereogrammi o disegni che creano l’illusione di una vista profonda o col metodo Cyclopea.

È possibile anche disintossicare la ghiandola, consumando alimenti come cioccolato fondente, acido citrico, olio di origano, aceto di mele puro, aglio e tutto ciò che contenga vitamine K1 e K2.

Al contrario, stress, caffeina, zucchero raffinato, mercurio e fluoro neutralizzano la ghiandola pineale, impedendone le funzioni spirituali.

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