Esaurimento psicologico: quando la goccia colma il vaso
Di - Redazione - 16 Ottobre 2018 in Psicologia
L’esaurimento psicologico ci indebolisce fisicamente e mentalmente. Una dimensione che si apre per le “troppe” pressioni e decisioni, i troppi pensieri intrusivi, il troppo lavoro, gli obblighi, le interruzioni, l’ansia. A sua volta, è anche il riflesso del “poco” tempo dedicato a noi stessi, le poche ore di sonno e di calma interiore.
Ci è capitato a tutti di vivere questa sensazione, una stanchezza a tutti i livelli. E’ importante sapere che un cervello stanco, psicologicamente esausto, risponde agli stimoli in modo diverso. Le persone mentalmente stanche hanno una percezione più negativa della realtà, e sono molto più sensibili a livello emotivo.
Sappiamo tutti che la percezione della realtà dipende, a volte, da come vediamo il bicchiere, se mezzo pieno o mezzo vuoto. Tuttavia, si potrebbe fare la domanda in altro modo: quanta acqua potresti sostenere se avessi quel bicchiere in mano? Spesso basta una sola goccia in più per riempire il bicchiere e arrivare al limite delle nostre forze.
Alcuni sintomi dell’esaurimento psicologico sono: stanchezza fisica e perdita di energia, insonnia, perdita di memoria, palpitazioni, problemi digestivi, cefalea, inappetenza o aumento dell’appetito, sensibilità emotiva, irascibilità, pessimismo, anedonia (incapacità di provare piacere).
Come affrontare l’esaurimento psicologico
- Ritrovati. Può sembrare ironico, ma spesso l’esaurimento psicologico tende ad imprigionarci nelle nostre stesse preoccupazioni, nelle pressioni che noi stessi ci imponiamo, nell’ansia e nei doveri che ci portano a dimenticarci di noi stessi. Basta un’ora al giorno, lontano dalle luci artificiali e dai suoni della città, nella quale limitarci ad “essere e stare”.
- Priorizza. Un punto essenziale: ricorda ciò che è prioritario per te, ciò che ti piace, ti identifica, ti rende felice e ami. Tutto il resto è secondario e non merita tutta questa spesa emotiva che dedichi.
- Sii meno esigente. Una giornata ha 24 ore e la vita, che ci piaccia o no, non è infinita. Dobbiamo imparare ad essere realisti e ad usare il tempo senza imporci pressioni e senza pretendere che tutto sia perfetto. A volte, basta che tutto resti come ieri, con un equilibrio umile e tranquillo.
La nostra realtà diventa sempre più esigente, spesso si cerca di raggiungere tutto e subito. Tuttavia, bisogna sempre ricordarci che siamo fatti di carne, ossa e un cuore che deve nutrirsi anche con tempo di qualità, di riposo, calma e ozio.