Gli alimenti che aumentano la produzione di serotonina e alleviano ansia, stress e insonnia
Di - Redazione - 5 Luglio 2020 in Altre malattie e rimedi, Psicologia
La serotonina è un potente neurotrasmettitore che viene sintetizzato dal triptofano contenuto negli alimenti. La carenza di serotonina è associata a sintomi di depressione, ansia e tristezza. I cibi ricchi di triptofano agiscono come antidepressivi naturali, producendo un aumento di serotonina.
Al contrario, un aumento di serotonina è associato ad una sensazione di benessere, maggiori autostima e capacità di concentrazione. La serotonina è necessaria anche per la formazione di melatonina, associata a sua volta alla regolazione dei cicli del sonno.
Tra gli alimenti particolarmente ricchi di triptofano, e che quindi aiutano ad aumentare la produzione di serotonina, troviamo il latte, i formaggi, il pesce, le uova, il tofu, la soia, i semi di zucca, le noci e le arachidi. Tuttavia, per sintetizzare la serotonina, il corpo ha bisogno anche di acidi grassi omega 3, magnesio e zinco.
Per questo motivo, anche gli alimenti ricchi di magnesio come le banane, le noci, i legumi e le verdure sono considerati come antidepressivi naturali.
I quattro “alimenti felici” più efficaci sono il cioccolato, le banane, l’ananas e il peperone.
Il cioccolato contiene zucchero e burro di cacao, che aiutano il corpo ad assimilare meglio il triptofano. Contiene, inoltre, la caffeina, che è uno stimolante, e la feniletilamina, un derivato della fermentazione dei chicchi di cacao che ha un effetto eccitante.
La banana contiene fibra e nutrienti come vitamine, minerali e oligoelementi che danno energia. Contiene anche triptofano, che aiuta a produrre serotonina, e ha un effetto calmante sul sistema nervoso.
Anche l’ananas stimola il benessere fisico, grazie ai suoi composti attivi che stimolano la produzione di serotonina. L’ananas contiene anche altri composti che calmano l’ansia e l’agitazione.
Il peperone, infine, contiene capsaicina, molto efficace per combattere ansia e stress. Il cervello percepisce il “caldo piccante” del peperone come se fosse dolore, e per bloccarlo risponde rilasciando endorfine che aumentano la sensazione di benessere.