I nonni non muoiono mai, diventano invisibili
Di - Redazione - 21 Febbraio 2019 in Psicologia
I nonni non muoiono mai, diventano invisibili e riposano per sempre nel profondo del nostro cuore. Ci mancano ancora oggi, e daremmo di tutto pur di ascoltare di nuovo le loro storie, sentire le loro carezze e i loro sguardi pieni di tenerezza.
E’ la legge della natura: i nonni hanno il privilegio di vederci nascere e crescere, noi abbiamo quello di essere testimoni di come invecchiano e dicono addio al mondo. La loro perdita è quasi sempre la prima che dobbiamo affrontare durante la nostra infanzia.
C’è chi ha la fortuna di avere uno dei nonni anche in età adulta. Tuttavia, tante persone hanno dovuto affrontare la loro perdita durante l’infanzia, età in cui la morte non è compresa e gli adulti, spesso, la spiegano male cercando di “addolcirla”.
A un bambino bisogna dire sempre la verità: è necessario adattare il messaggio a seconda dell’età, ma un errore spesso commesso dai genitori è usare metafore come “il nonno è su una stella” o “la nonna dorme in cielo”.
Spiegando la morte al bambino in modo religioso, è necessario includere il fatto che il nonno o la nonna “non tornerà”.
La morte non è un tabù e le lacrime degli adulti non devono essere nascoste ai bambini. Tutti abbiamo sofferto la perdita di una persona a cui volevamo bene, e abbiamo sentito la necessità di parlarne e sfogarci. Anche i bambini lo faranno, ed è per questo che vanno guidati dagli adulti.
Nonostante non siano più presenti fisicamente, i nonni lo saranno nelle nostre vite, attraverso i momenti trascorsi in famiglia e i racconti offerti all nuove generazioni.
La loro presenza è percepibile attraverso un albero piantato dal nonno, un vestito cucito dalla nonna, delle foto ingiallite, odori che ricordano le loro pietanze preferite e che si trovano nella nostra memoria emotiva.
Il loro ricordo è presente in tutti i consigli che ci hanno dato, nelle storie che ci hanno raccontato o in quel particolare del viso che abbiamo ereditato da loro.
I nonni non muoiono, il loro ricordo è impresso nelle nostre emozioni in un modo delicato e profondo, più della genetica.