Il principio della rana bollita: smetti di adattarti e prendi in mano la tua vita

Di - Redazione - 13 Agosto 2018 in Psicologia

Il principio della rana bollita prende il nome da un fatto accaduto davvero: sai cosa succede se metti una rana in una pentola piena d’acqua bollente? Salta via, e scappa. Invece, sai cosa succede se la metti in una pentola piena d’acqua fredda, e aumenti la temperatura poco a poco?

In questo caso, la rana resta tranquilla. Il suo corpo si adatta alla nuova temperatura man mano che aumenta. Quando scopre che l’acqua sta bollendo, è troppo tardi. Ha usato tutte le sue forze nel regolare la temperatura del suo corpo, è debole, non ha la forza di saltare via. La rana muore nella pentola piena d’acqua bollente senza neanche cercare di scappare via.

Questo principio deve insegnarci tanto: mai abituarsi ad una situazione che ci fa stare male. Qual è la vera causa della morte della rana? L’acqua bollente o la sua incapacità nel rendersi conto che la temperatura stava aumentando?

Le persone, così come la rana, hanno la capacità di adattarsi alle cose, anche a quelle più dolorose. Un classico esempio sono le relazioni tossiche. Se una persona si presenta dicendoci: “Ciao, sono qui per manipolarti, vuoi stare con me?”, sicuramente scapperemmo via.

Ma quando una persona si presenta bene, è affettuosa e leale, ma cambia man mano che passa il tempo, ci abituiamo. Regoliamo la nostra temperatura e sopportiamo. Alcune persone arrivano ad accettare anche situazioni di maltrattamento estreme.

Al contrario della rana, però, noi esseri umani siamo dotati di intelletto e abbiamo la capacità di scoprire in tempo che l’acqua si sta riscaldando. Abbiamo la capacità di scappare prima che l’acqua entri in ebollizione. Ecco cosa puoi fare per non bollire come la rana.

Cerca di ascoltare il corpo: la mente può tradirci, trovando scuse per giustificare l’ingiustificabile. Se ti trovi nella pentola, e la temperatura comincia ad aumentare, la mente cercherà di adattarsi. Il corpo, invece, potrebbe percepire i segnali di allarme in tempo, manifestandosi sotto forma di mal di testa frequenti o sbalzi di peso, per esempio.

Cerca anche di capire perché ti viene difficile voltare pagina. Anche le situazioni più dannose hanno dei loro vantaggi o, almeno, così pare. Potrebbe essere la sicurezza di ciò che si conosce, oppure la classica generosità di una persona manipolatrice. C’è sempre un motivo che può giustificare la permanenza nella pentola, identificarlo è importante per cominciare a voltare pagina.

Impostati dei limiti. Una volta identificato tutto, è tempo di cominciare a mettere un freno. Ci sono due possibilità: spegnere il fornello e aspettare che l’acqua si raffreddi, o andare via e scegliere un luogo completamente distinto. Mai aspettare che il fornello si spenga da solo: potremmo cominciare a bollire prima.

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