La fedeltà è una caratteristica tipica dei più intelligenti

Di - Redazione - 20 Agosto 2018 in Psicologia

La fedeltà è direttamente associata all’intelligenza: non è un modo di dire, ma un vero e proprio concetto scientifico. Rodolfo Llinas, un noto neuroscienziato colombiano, qualche tempo fa ha rilasciato un’intervista nella quale ha tracciato i concetti di fedeltà, amore e intelligenza.

Le sue dichiarazioni provano, da un punto di vista neurologico, ciò che molti avevano già intuito per esperienza personale o buon senso. Il cervello è un sistema chiuso, che viene “perforato” solo dai sentimenti: la struttura intellettuale si basa su quella emotiva. Prima l’emozione, poi la ragione. L’amore ha un’importanza fondamentale sul cervello e, secondo le sue ricerche, la fedeltà è sintomo di intelligenza.

Rodolfo Llinas segnala che l’area emotiva del cervello è una delle più antiche. E’ stata una delle prime a svilupparsi rispondendo alla necessità “fisica” di riprodursi, così come l’istinto di attaccare per difendersi o quello di cacciare per sfamarsi.

Pur avendo origine nella stessa area, l’amore implica funzioni fisiologiche diverse. L’amore eterno è, secondo Llinas, “per persone intelligenti, che strutturano e modulano i modelli di azione fissi sulla base del vedere l’altro come se fosse la propria mano: proteggerla è la mia responsabilità, e viceversa. Sapere che non ci sarà una ferita sulla propria mano è importante”.

La fedeltà aiuta a non spendere inutilmente energia emotiva o intellettuale. Più è intelligente, più l’essere umano è orientato verso le grandi preoccupazioni dell’umanità, lasciando da parte situazioni che possano destabilizzare la propria vita e impiegando la propria energia in azioni più complesse.

Secondo Llinas, “l’amore eterno è un ballo infinito di neuroni tra due persone intelligenti“.