Non adattarti mai a ciò che non ti rende felice
Di - Redazione - 22 Marzo 2019 in Psicologia
Lo facciamo spesso: ci adattiamo a cose che non ci rendono felici. Tendiamo a reprimere la felicità, che non può mai far male, pensando che il solo permetterci di essere liberi e padroni del nostro destino sia un errore.
Capita con frequenza di trovarci obbligati ad adattarci ad una routine quotidiana, pur sapendo che non ci rende felici. Lo si fa quasi con inerzia, senza soffermarci a pensare.
Molte volte è la stessa necessità di sentirci sicuri che ci spinge ad adattarci. Questa ricerca infinita di sicurezza ci spinge a non guidarci attraverso la coscienza.
Al cervello non piacciono i cambiamenti, i rischi o le minacce. “Adattati, anche se non sei felice, la sicurezza garantisce la sopravvivenza”: sembra essere il comando al quale, spesso, risponde il cervello. Ma l’adattamento non è sempre allineato alla felicità.
C’è chi mantiene un legame di coppia senza che esista un amore vero, chi accetta di restare in un posto di lavoro che non piace. E’ come se nella nostra mente esistesse uno slogan registrato.
Nonostante il nostro cervello sia resistente ai cambiamenti, e ci inviti elegantemente a restare nella nostra zona di comfort, è comunque geneticamente progettato ad affrontare sfide e sopravvivere.
Ci dimentichiamo che per essere felici bisogna prendere decisioni, liberarsi di ciò che ci sta troppo stretto e sfidare chi vorrebbe restassimo fermi e non intenti a cercare il nostro cammino.