Osservare il mare attiva uno stato di felicità nel cervello

Di - Redazione - 17 Luglio 2019 in Psicologia

Se ti senti più felice quando ti trovi di fronte al mare, se senti che in quel momento sei più felice, se il rumore delle onde provoca uno stato di pace mentale, probabilmente sai già ciò che è stato confermato dalla scienza: osservare il mare attiva uno stato di felicità nel cervello.

Un gruppo di ricercatori ha studiato la relazione tra il mare e la salute. I risultati hanno confermato ciò che già sapevamo: i rumori del mare stimolano la corteccia prefrontale, un’area del cervello responsabile delle nostre emozioni e della riflessione personale.

Secondo lo studio, il mare espande la capacità umana di auto-conoscenza, e produce anche benessere emotivo.

Stare a contatto col mare, quindi, ha un potere curativo. La sensazione di felicità che si genera osservando il mare regola i livelli di serotonina, un ormone che controlla e riduce l’ansia.

Non solo, il movimento e il suono delle onde ci ricordano quello dei battiti del cuore delle nostre madri, quando ci trovavamo ancora nel ventre materno, generando una sensazione di sicurezza e protezione.

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Commenti dei lettori

  1. micheline palmiero leccese dice:

    Grazie molto interessante,l articolo,io sono d accordo e vero,ecco perche la gente che vive vicino al mare sono piu gioiosi.M.P

  2. Domenico dice:

    Non c’è suono più dolce che quello che la natura ci dona,lavoro in un hotel /residence sul mare è tutte le sere tardi ascolto il suo fruscio delle onde,quando posso mi reco ai laghi di Monticchio o ai Laghi Laceno nei boschi incantati dove la natura ti accoglie e ti fa dimenticare tutto il resto.

  3. Marina dice:

    Mi chiamo Marina, nata e cresciuta in una città di mare e …. si il mare è vita per me!!

  4. Franca Galli dice:

    Sto guardando il mare ora e le onde sono alte…ne sento il rumore la notte…ma la sua forza è rigenerante

  5. francesco dice:

    dovremmo avere tutti una vista mare

  6. Flavio dice:

    Concordo con quanto riportato nell’ articolo.
    Quando vado in mare, e in modo parricolare da solo, mi ritrovo ad osservarlo (e ascoltarlo) per dei lunghi momenti, momenti che portano ad una profonda riflessione.
    Un aspetto interessante di questa osservazione è il fatto che a “colpo d’occhio” il mare sembra essere sempre uguale, in realtà è una visione sempre diversa e non mi stancherei mai di continuare a guardarlo. Può sembrare curioso ma è così.
    È meraviglioso.

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